Oggi, una delle tematiche più discusse e oggetto di confronto, è il tema del “lavoro”. Posto di lavoro, colloqui di lavoro, curriculum vitae, sono argomenti molto comuni. Tuttavia è di fondamentale importanza capire quanto sia utile affacciarsi a tale mondo in maniera corretta, facendo sì che il nostro mercato di riferimento possa prendere in considerazione la nostra professionalità garantendoci un’occupazione consona alle nostre aspettative e competenze.
Dal neo-diplomato / neo-laureato che termina il percorso di studi, fino ad arrivare al general manager d’esperienza che scala i livelli aziendali, il curriculum vitae rappresenta una fotografia di chi siamo oggi, sia come persone che come professionisti. Il CV ci suggerisce quale bagaglio culturale, tecnico ed esperienziale abbiamo raggiunto e soprattutto quale valore aggiunto siamo in grado di apportare alle organizzazioni per le quali ci candidiamo.
A proposito di aziende ed organizzazioni: conosciamo cosa vogliamo fare noi da grandi e di cosa si occupano le aziende per cui concorriamo? Siamo a conoscenza della filosofia, della vision delle organizzazioni alle quali mandiamo i nostri CV? Sembrano domande scontate ma spesso non lo sono. Le nostre competenze ed esperienze infatti, possono sposarsi bene con alcune realtà ed essere lontane da altre. Ecco, questo tipo di conoscenza è di primaria importanza. Scelto il target di aziende di riferimento, sarebbe opportuno strutturare un CV aggiornato, intuitivo che ci descriva in maniera “onesta”. Si esatto, proprio “onesta”! Spesso si verifica una non corretta corrispondenza tra ciò che si dichiara per iscritto e ciò che poi si è realmente. Il colloquio di selezione è un momento di verifica, pertanto dire la verità premia sempre!
Oltre gli aspetti tecnici dettagliati nel CV, sapere chi siamo e cosa vogliamo ottenere partecipando ad una specifica selezione, che interessi e ambizioni abbiamo nella vita non è secondario! Siamo persone, non portatori neutri di competenze. Per questo una lettera di presentazione veloce, magari scritta in forma grammaticalmente corretta (cosa non sempre scontata), ci darà maggiori opportunità nel farci notare, partecipando a degli screening di selezione e perché no, magari ci potrà anche assicurare la firma di un contratto per un posto di lavoro che ci piace e ci soddisfa.
Al di là degli aspetti utili per la stesura di un buon CV (e-mail professionali, fotografie all’insegna del decoro, correttezza grammaticale in lingua, etc) che riguardano la forma estetica e rappresentano il nostro bigliettino da visita verso l’esterno, ci sono poi delle semplici linee guide che accompagnano la corretta creazione di un CV: semplicità, linearità, incisione e sincerità. Quattro ingredienti questi che, se ben mescolati, ci offrono sicuramente un’immagine vera di chi siamo, cosa vogliamo e del motivo per cui ci apriamo al mondo del lavoro.